martedì 3 aprile 2012

Cane si nasce

Cane si nasce! Sotto il profilo puramente biologico questa constatazione è quasi scontata, e tuttavia per essere a tutti gli effetti un cane non è sufficiente avere una certa conformazione fisica ma rispondere a ben precisi requisiti indentitari.
Un cane per essere riconosciuto tale dai suoi simili deve saper comunicare in modo corretto, per esempio conoscere il galateo di incontro, vale a dire quell'insieme di segnali che occorre esprimere incrociando altri con specifici - come abbassare la testa, volgere lo sguardo dall'altra parte, procedere in modo curvilineo.
In caso contrario il rischio di creare situazioni di conflitto è alto.
Un cane deve saper pacificare e stemperare le circostanze problematiche, deve essere in grado di approcciarsi nel caso in cui desideri entrare in interazione con il prossimo e deve saper giocare controllando il morso se non vuole irritare l'eventuale compagno di gioco.
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IL RUOLO DELLA MADRE
La madre ha un ruolo insostituibile soprattutto per quanto concerne le competenze sociali, qualità che il cane applicherà non solo nella relazione con gli altri cani, ma anche con l'essere umano.
Le migliori qualità del cane - come l'accettazione delle regole sociali, l'autocontrollo, il rispetto degli altri, la capacità collaborativa - nascono da questo apprendistato di cucciolata.
L'uomo non può sostituirsi in questa azione educativa primaria per cui non bisogna mai togliere un cucciolo dalla madre prima dei due mesi compiuti. In questi primi due mesi il cucciolo ha bisogno di una presenza riconoscibile e dedicata capace di incentivare certi atteggiamenti, correggerne altri e deprimerne altri ancora.
Attraverso le sue emozioni la mamma dà al cucciolo un significato ai diversi eventi che capitano: per esempio se la comparsa dell'uomo provoca in lei gioia e festosità questo sarà il valore che il cucciolo assegnerà alla presenza umana.
La madre è una fonte importante di informazione anche perché è riconoscibile per il cucciolo, come una serratura per la chiave corrispondente, grazie a odori perfettamente adeguati al suo olfatto, alla somiglianza della forma del corpo e dei movimenti, a vocalizzazioni identiche nelle tonalità e nei significati. Ha inoltre un progetto educativo per il proprio cucciolo e lo persegue con costanza e coerenza, agendo con puntualità e tempestività ogni qualvolta sia necessario e soprattutto con gradualità e continuità. Per prima cosa gli insegna la "giusta misura", vale a dire imprimere la forza necessaria per conseguire il risultato che è nelle intenzioni del cucciolo. Se per esempio il cucciolo vuole giocare con la bocca non deve stringere forte perché non è nelle sue intenzioni far male ma solo giocare. Quando giocando in modo troppo energico fa male a un fratello la madre interviene e così facendo gli insegna a controllare il morso.

LE REGOLE SOCIALI DEL CANE

  1. Rassegnarsi, ossia gestire la frustrazione perché non sempre quello che si vuole fare si può portare a compimento.
  2. Rispettare i ruoli all'interno del gruppo, per esempio la gerarchizzazione alimentare ove il cucciolo deve attendere il permesso della madre.
  3. Avere capacità di autocontrollo e quindi attendere, fermarsi, controllare la propria impulsività, saper accettare una richiesta.
  4. Concertarsi, ossia non agire in modo diretto individuale ma cercare un'intesa con l'altro per portare a compimento in condivisione. 
Avere l'opportunità di osservare la mamma è perciò una grande palestra per diventare a tutti gli effetti un cane!

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