mercoledì 24 ottobre 2012

Il British Shorthair

I primi gatti British Shorthair furono presentati a Londra in un'esposizione felina nel 1871. L'allevatore inglese Harrison Weir, proprietario dei gatti, li selezionò partendo dai comuni gatti randagi inglesi, caratterizzati da muscolatura solida e lineamenti tondeggianti (gatti con molta probalità discendenti dal gatto africano Felis Lyhica, portato in Scozia dai romani quasi 2000 anni fa e i cui discendenti divennero comuni in tutte le campagne inglesi, apprezzati soprattutto dai contadini come cacciatori di topi).
Si può parlare, però, di un vero e proprio allevamento del British soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando la razza venne incrociata con il Persiano. L'incrocio permise al British Shorthair di recuperare la struttura originaria: il mantello divenne più spesso e fitto, la testa e il corpo acquisirono le tipiche rotondità.
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IL SUO CARATTERE
Il British Shorthair è un micio riservato, ma anche molto curioso. Tiene alla sua indipendenza, ma questo non esclude che si affezioni in modo profondo ai membri della famiglia in cui vive.
Non essendo un gatto "invadente", il British Shorthair può talora apparire indifferente a chi gli sta intorno. In realtà, sa comunicare con il suo proprietario per richiedere tutte le attenzioni e le carezze di cui ha desiderio. È curioso e partecipa con interesse alla vita della famiglia.
Il British Shorthair ama i grandi spazi e, quindi, l'ideale per lui sarebbe vivere in una casa che abbia anche un giardino. Si accontenta, però, anche di un terrazzo oppure di uscire sul balcone.
Grazie alla struttura massiccia e al pelo spesso e folto, si adatta a qualsiasi clima. Non teme il freddo, ma ha bisogno di dormire in un luogo caldo e riparato.
Quando piove e il cielo è coperto, ama stare su davanzali o balconi ad ammirare il paesaggio.

UN AMICO PER TUTTI
Si potrebbe definirlo il classico "gatto da casa" poiché è abituato da secoli a vivere assieme all'uomo.
È adatto a qualsiasi tipo di persona, poiché ha uno spirito piuttosto indipendente e non richiede attenzioni e cure particolari. Lo si trova spesso in casa di persone sole e anziane, ma è anche il compagno di giochi ideale per i bambini e un amico per adolescenti e adulti.
In genere convive bene con i cani, ma non ama molto i suoi simili e sopporta ancora meno uccelli o piccoli roditori, che risvegliano in lui l'istinto del cacciatore.

AVERNE CURA
Il British Shorthair è una razza naturale, forte e robusta, che non richiede cure particolari, eccetto che per la gestione del mantello e altre piccole attenzioni:

  • Il pelo compatto e denso deve essere spazzolato spesso (meglio con un cardatore a denti morbidi), soprattutto durante la muta, cioè quando cambia il pelo. In questo periodo è bene dare al British prodotti specifici per evitare che il pelo ingerito formi "gomitoli" nello stomaco causando problemi intestinali.
  • Se trascorre molto tempo all'aperto, è necessario controllare regolarmente che non sia infestato da zecche e pulci.
  • Una volta alla settimana, è bene controllare che le orecchie siano pulite e che non presentino secrezioni di cerume: in questo caso è necessario pulirle con una garzina leggermente inumidita.
  • Anche gli occhi vanno controllati una volta alla settimana e puliti con un panno umido o con un batuffolo di cotone imbevuto con acqua tiepida.
  • Le unghie devono essere spuntate se il gatto vive in casa o ha poche possibilità di uscire all'aperto.


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