lunedì 26 marzo 2012

Conoscere gli animali: Gatti: il blu di russia

Conoscere gli animali: Gatti: il blu di russia: Il gatto Blu di Russia, detto anche gatto degli Zar, in quanto amato dagli imperatori russi, vive bene con i bambini e si adatta a convivere...

Conoscere gli animali: Gatti: il blu di russia

Conoscere gli animali: Gatti: il blu di russia: Il gatto Blu di Russia, detto anche gatto degli Zar, in quanto amato dagli imperatori russi, vive bene con i bambini e si adatta a convivere...

Gatti: il blu di russia

Il gatto Blu di Russia, detto anche gatto degli Zar, in quanto amato dagli imperatori russi, vive bene con i bambini e si adatta a convivere con altri animali domestici.
Delicato e particolarmente affettuoso, la sua caratteristica principale è il manto, corto e denso e di un colore blu luminoso e uniforme, con il singolo pelo che tende all'argento. Osservato alla luce naturale è possibile godere al meglio queste sue straordinarie sfumature che lo rendono unico. Anche i grandi occhi verde smeraldo, che contrastano il blu del pelo, sono una caratteristica distintiva di questa razza.
Di carattere tendenzialmente timido, questo gatto in realtà è capace di affezionarsi molto al proprio padrone, con cui adora trascorrere lunghe ore a oziare.
Animale molto sensibile, avverte i cambiamenti di umore delle persone: per esempio, se qualcuno della famiglia piange, non ci sarà da meravigliarsi vedendo questo gatto avvicinarsi con fare coccoloso.
È invece più difficile sentirlo miagolare: quando lo fa, comunque, è sempre con toni dolci e sommessi. Timido ma giocoso, tanto da riuscire a infilarsi negli spazi più stretti e impensabili, è un gatto intelligente: per lui sarà un gioco da ragazzi aprire le porte, che abbiano la maniglia o no.
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UNA MAMMA PREMUROSA
La femmina del gatto Blu di Russia sa essere una madre particolarmente premurosa e carica di attenzioni per i propri piccoli.

  • Sia la femmina che il maschio possono riprodursi a partire dal primo anno di età, anche se per la femmina è meglio attendere l'arrivo del secondo calore.
  • La gestazione, in media, dura 2 mesi.
  • In genere partorisce due volte l'anno.
  • A ogni parto dà alla luce 3-4 gattini.
  • A differenza di altre razze di gatti, le mamme Blu di Russia accettano "una mano" nella gestione dei cuccioli. Ma restano comunque tra le più premurose e attente. Ed è bene non separare troppo presto i cuccioli dalle loro madri.
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    AMA STARSENE AL CALDUCCIO
    Non preoccupatevi a cercagli una cuccia: sarà lui a scegliere dove dormire. Termosifoni accesi e piumoni sotto cui trascorrere intere ore al caldo sono le sue mete preferite. Non fategli mancare in casa un tiragraffi, alto almeno mezzo metro, così che possa farsi le unghie in tutta calma.
    Averne cura non è difficile: una spazzolata le settimana - o anche due - sono più che sufficienti per tenere splendente il suo pelo. Ne serviranno di più, ovviamente, durante il periodo del cambio della muta. E poi c'è un bel vantaggio: già accarezzarlo tutti i giorni aiuta il mantello a restare soffice e delicato.
    In generale il Blu di Russia gode di una salute di ferro: dovrete portarlo del veterinario giusto per le vaccinazioni e per un paio di sverminazioni l'anno. E hanno un'aspettativa di vita di una quindicina di anni. Se lo prendete cucciolo, insomma, diventerà un vostro compagno a lungo.
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    POCO FEELING CON I NEONATI
    Tenere in casa un Blu di Russia non è difficile, anzi: è un gatto che adora vivere in un appartamento caldo e confortevole. Ma, non essendo un peluche, ha anche lui qualche "richiesta" da fare...
    • Lo infastidiscono i rumori eccessivi, gli schiamazzi. Evitate quindi troppo caos.
    • Non va molto d'accordo con i neonati, e i bimbi troppo piccoli, che potrebbero infastidirlo.
    • Coabita solitamente senza problemi con altri animali domestici, compresi ovviamente i gatti.
    • Il suo padrone ideale? Una persona dal tono di voce gradevole.
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      DIETA E AVVERTENZE
      Il Blu di Russia non ha particolari esigenze in quanto a cibo.
      Si nutre di alimenti tipici, siano secchi o umidi, con una razione giornaliera che va dai 50-70g di cibo secco ai 150-200g di umido.
      Naturalmente gli piacciono i cibi freschi, quali carne, pesce e verdure, ma in questo caso prestate attenzione alla dieta, che non deve essere eccessivamente sbilanciata. Non nutritelo solo in questo modo. Due razioni di cibo al giorno sono sufficienti, ma potete anche decidere di dargliene più al giorno, divise in piccole dosi.
      Attenti a non viziarlo: è un gatto goloso, e tende a ingrassare, specie se è sterilizzato.

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      lunedì 19 marzo 2012

      Conoscere gli animali: Capire i comportamenti del cane

      Conoscere gli animali: Capire i comportamenti del cane: Cani pericolosi? La cronaca purtroppo ci racconta anche di loro: l'opinione pubblica, a quel punto, si scatena. Senza pensare che anche un g...

      Capire i comportamenti del cane

      Cani pericolosi? La cronaca purtroppo ci racconta anche di loro: l'opinione pubblica, a quel punto, si scatena. Senza pensare che anche un gesto apparentemente semplice può scatenare una reazione inaspettata.
      Il cane è il migliore amico dell'uomo: addirittura da lunghissima data visto che, come dimostrano i reperti storici, ci accompagna con fedeltà e devozione da oltre 10mila anni. Un amico sincero, davvero speciale per quelle famiglie che, in Italia, ne hanno uno ( 7 milioni ).
      Purtroppo, però, ogni anno qualche esemplare diventa protagonista di violenti episodi di cronaca anche drammatica. Spesso però ci si dimentica che anche le vittime, hanno una loro parte di colpa. Talvolta, infatti, si ignora che alcuni nostri comportamenti possono essere fraintesi da un cane che non conosciamo e si è responsabili, insieme a padroni impreparati, di reazioni tanto violente quanto inaspettate.
      Ecco il perché.

      UOMO E CANE DEVONO IMPARARE A CAPIRSI
      Il cane, come ogni altra specie animale, ha sviluppato durante la sua evoluzione un proprio linguaggio: gesti, comportamenti, suoni e odori sono i mezzi che utilizza per comunicare con i suoi simili, ma anche con individui di altre specie, come l'uomo.
      Se tra i cani si eredita e si apprende fin da cuccioli a "parlare" il linguaggio canino, tra cane e uomo spesso servono anni per comprendersi e talvolta neanche questo periodo è sufficiente. Il "dialogo" avviene sulla base di segnali riutilizzati: la posizione della coda, delle orecchie, delle zampe, del corpo stesso ha per i cani un significato preciso ed è così sufficiente una particolare esibizione per innescare, oppure per placare, l'azione di un proprio simile.
      Per esempio, un cane sdraiato a pancia in su comunica sottomissione a un altro individuo che subito arresta il suo istinto aggressivo. Questo è un segnale che l'uomo deve conoscere e comportarsi di conseguenza. Così come deve imparare a conoscere tutta la gamma di posizioni che l'animale assume.
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      I 10 GESTI DA EVITARE
      Alcune nostre azioni possono, inconsapevolmente, provocare nel cane una reazione aggressiva inaspettata: oltre al linguaggio parlato, l'uomo comunica con il cane anche con i movimenti del corpo, che l'animale è in grado di decodificare con facilità. Ecco quali gesti è sempre meglio evitare, soprattutto con un cane che non si conosce.

      1. Mai accarezzare la testa di un cane sconosciuto: è un gesto che potrebbe essere inteso dall'animale come un affronto, un tentativo di dominarlo. Per avvicinarlo, meglio porgere dal basso il palmo della mano rivolto in alto avvicinandolo con calma al muso. In questo modo l'animale capisce che abbiamo intenzioni pacifiche e soprattutto, annusando il nostro odore, ha la possibilità di conoscerci secondo le sue abitudini.
      2. Quando si deve avvicinare un cane estraneo è meglio accostarlo di fianco e mai di sorpresa. Un avvicinamento frontale può essere interpretato come una sfida, mentre l'improvvisata come un agguato. Inoltre, non va mai "scavalcato" un cane sdraiato.
      3. Bisogna evitare di guardare negli occhi un cane. È un atteggiamento che l'animale interpreta come una minaccia, una sfida, e quindi può indurlo ad avere una reazione aggressiva. In particolare, non si dovrebbe mai fissare lo sguardo di un cane che ci abbaia o sta ringhiando.
      4. Mai scappare via da un cane volgendogli le spalle. Un avversario che scappa stimola il comportamento predatorio del cane, dandogli una maggiore sicurezza nel continuare il suo attacco.  Se si intuisce che un cane ha brutte intenzioni è bene rimanere fermi e distogliere lo sguardo dal cane, dando l'impressione di non essere interessati a lui.
      5. Mai disturbare una femmina che sta allattando i suoi cuccioli. Le mamme sono sempre molto protettive nei confronti dei loro piccoli e quindi temono ( e non tollerano ) l'invadenza di altri individui.
      6. Non saltellare o correre verso un cane o agitare braccia e gambe. Tale comportamento può spaventare l'animale e indurlo ad attaccare. La corsa rapida, infatti, è interpretata dall'animale come un'aggressione. 
      7. Mai invadere il territorio di un cane, come ad esempio il recinto del giardino in cui risiede. È un animale territoriale che difende dagli intrusi il proprio spazio e, quindi, può reagire ( anche quando in passato abbiamo giocato con lui ) con aggressività.
      8. Mai disturbare un cane ( specialmente se sconosciuto ) mentre mangia. Quando vivono in branco, il diritto del pasto è un privilegio degli esemplari dominanti che non esitano ad aggredire chi potrebbe tentare di sottrarre il loro pasto.
      9. Mai lasciare un bambino ( specialmente se sotto i 6 anni ) da solo con un cane di grande taglia e soprattutto se maschio: il cane potrebbe voler affermare la propria dominanza nei confronti del piccolo.
      10. Cercare di rispettare la gerarchia che si forma in un gruppo di cani, specie quando si deve dare loro da mangiare. Una concessione privata al dominatore in favore di un subalterno può scatenare liti violente.


      PUÒ DIVENTARE PERICOLOSO SE...
      Un cane che si trova in situazioni poco congeniali può diventare pericoloso, anche se non ha mai dato segni di aggressività. Accade se...

      • Viene ferito: il cane, infatti, può farsi prendere dal panico, nel timore che gli si possa fare dell'altro male e, quindi, attaccare anche le persone meglio intenzionate. È per questo che quando si soccorre un cane ferito bisogna essere comunque prudenti.
      • È impaurito: tra gli esempi più frequenti vi sono lo spavento dato dai rumori bruschi o il disorientamento successivo a un abbandono. Siate cauti, quindi, cercando di evitare di precludergli ogni eventuale via di fuga. Messo alla strette, potrebbe attaccare. Attenti anche ai cani tenuti a lungo alla catena o "abbandonati" per ore da soli. 
      • Resta a lungo solo: la costrizione e la privazione di interazioni con altri individui provocano nel cane la necessità di confrontarsi con altri appena se ne presenta la possibilità.
      • È eccitato dal gioco: preso dalla foga del gioco con altri cani, anche l'animale più tranquillo può arrivare a fraintendere un gesto apparentemente amichevole e innocente.
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        Ricordatevi inoltre, che occorre insegnare ai bambini che il cane non è un giocattolo e che quindi si deve sempre essere prudenti nell'avvicinarsi; ricordatevi anche che è bene addestrare i cani di grossa taglia.
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        lunedì 12 marzo 2012

        Conoscere gli animali: La dieta corretta per la futura mamma

        Conoscere gli animali: La dieta corretta per la futura mamma: Nella specie canina la gravidanza ha una durata media di nove settimane, durante le quali l'organismo della futura mamma deve non solo pens...

        La dieta corretta per la futura mamma


        Nella specie canina la gravidanza ha una durata media di nove settimane, durante le quali l'organismo della futura mamma deve non solo pensare al soddisfacimento delle proprie esigenze energetiche e nutrizionali, ma anche a quelle dei cuccioli che nasceranno.
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        LA GIUSTA RAZIONE ALIMENTARE
        Costruire giorno dopo giorno la sostanza vivente dei piccoli, in modo che crescano in maniera sana e regolare, è una faccenda assai delicata e proprio per questo motivo è importante che alla gestante venga somministrata una razione alimentare su misura, capace di coprire tutti i fabbisogni dietetici che caratterizzano la sua condizione. In linea di principio dovrebbe, trascorso il primo mese dall'accoppiamento e una volta confermata la diagnosi di gravidanza, poter avere accesso diretto e continuativo alla ciotola della pappa, senza limiti o restrizioni: il cibo, quindi, deve essere sempre nutriente e abbondante.

        • Lo sviluppo dei feti richiede un contributo proteico ben più elevato di quello necessario al mantenimento dell'organismo materno, in quanto la formazione dei tessuti dei cuccioli avviene a partire da catene di aminoacidi che si legano a formare i "mattoni" della sostanza vivente: la percentuale proteica, pertanto, deve essere non solo piuttosto elevata, ma al tempo stesso ricca di quegli aminoacidi noti come "essenziali".
        • Anche i grassi devono abbondare, per far fronte ai fabbisogni energetici imposti dalla gravidanza: tra l'altro, la disponibilità di tali elementi nutritivi rende la razione più appetibile, favorendo l'aumento di appetito della gestante che, tipicamente, può subire un calo fisiologico nel periodo compreso tra i 45 e i 55 giorni dall'accoppiamento. Particolarmente importante, in tema di lipidi, è il DHA ( acido docoesaenoico ), che promuove il corretto sviluppo del sistema nervoso dei feti.
        • Un ruolo da non trascurare è quello rivestito dai carboidrati, in quanto contribuiscono da un lato al mantenimento della glicemia fisiologica della madre e minimizzano, dall'altro, il rischio che possano nascere cuccioli scarsamente vitali.
        • Le vitamine e i sali minerali devono, naturalmente, sempre essere presenti nella ciotola della futura mamma: a tale proposito, però, non va dimenticato che un eccesso di calcio e vitamina D potrebbe causare l'insorgenza di calcificazioni a carico dei tessuti molli e di malformazioni ai danni dei cuccioli.
        • Da ultimo è doveroso rammentare l'importanza della costante disponibilità di acqua potabile fresca e pulita, indispensabile per garantire la copertura dei fabbisogni idrici.


        FRESCO O PRECONFEZIONATO?
        Chi preferisce le razioni casalinghe, ottenibili a partire da ingredienti freschi, deve tenere conto di queste percentuali: 30% di carne scottata mediamente grassa, 30% di riso stracotto, 20% di verdura lessata, 10% di ricotta o uovo sodo, olio di semi ( un cucchiaio ogni 10 chili di peso dell'animale ), vitamine e sali minerali. Naturalmente esistono in commercio mangimi molto validi per la copertura dei fabbisogni del cane in gravidanza che facilitano il nostro compito ed evitano gli errori: in tal caso occorre indirizzare la nostra scelta agli alimenti per cuccioli, preferendo magari quelli di qualità superiore ( fascia premium ), reperibili esclusivamente nei negozi che vendono articoli per animali.
        A seconda delle abitudini e dei gusti dell'animale, si può optare per i prodotti umidi, per quelli secchi o per una combinazione di entrambi.
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        lunedì 5 marzo 2012

        Conoscere gli animali: E adesso ci facciamo belli!

        Conoscere gli animali: E adesso ci facciamo belli!: Le principali cure da prestare al mantello del cane sono il bagno e la spazzolatura: due operazioni che, seppur con frequenze diverse, vanno...

        E adesso ci facciamo belli!

        Le principali cure da prestare al mantello del cane sono il bagno e la spazzolatura: due operazioni che, seppur con frequenze diverse, vanno combinate per ottenere sempre un pelo lucido e folto.

        La frequenza con cui si lava il cane è legata a molti fattori: razza, taglia, lunghezza e tipo di pelo. Quindi non è possibile stabilire regole che siano valide per tutti: ci sono però alcune certezze che vanno considerate: i cani senza sottopelo vanno lavati più spesso; durante la muta il cane va "aiutato" a liberarsi del pelo morto; gli esemplari con mantello bianco o chiaro vanno seguiti con grande attenzione perché il loro pelo è più delicato.
        Considerate poi che dal punto di vista del pelo i cani si dividono in due categorie: i cani a pelo "unico" e quelli a "pelo doppio", forniti cioè di un secondo strato di pelo, di consistenza lanosa, che resta più corto e ha la funzione di proteggere la pelle dal freddo.
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        LO SHAMPOO DA USARE
        Alle erbe: i prodotti che contengono ingredienti "naturali", facendo attenzione ad alcune erbe che possono irritare le pelli sensibili. Chiedete consiglio al veterinario o al toelettatore.
        Alla farina d'avena: utile per lenire la pelle e ridurre il prurito.
        Ipoallergenici: senza profumo e coloranti indicati per i cani che hanno problemi di allergie.
        Medicati: con antisettici cutanei e altre sostanze atte a pulire e/o nutrire la pelle ( ma chiedete prima al veterinario ).
        Balsami: evitate di usarli su mantelli duri.

        PRIMA, DURANTE E DOPO
        Sono tre le fasi da seguire: preparazione, lavaggio e asciugatura.

        • Eliminare tutti i nodi più consistenti con una spazzola a denti larghi, senza forzare eccessivamente.

        • Aprire le parti più infeltrite, asportando se necessario il pelo troppo rovinato.

        • Eliminare l'eventuale sporcizia accumulatasi sulla cute con un pettine a denti stondati. Questa operazione aiuta a individuare eventuali parassiti o ferite presenti sulla cute.

        • Per il lavaggio, predisporre un ambiente caldo e senza correnti d'aria: chiudete quindi le finestre.

        • Preparare nella vasca o in un catino circa 10 cm di acqua calda, a 39°C.

        • Garantire al cane stabilità nella vasca con un tappetino antiscivolo o simile.

        • Diluire lo shampoo più indicato per il tipo di pelo in un bicchiere di acqua tiepida per il primo lavaggio.

        • Insaponare con cura il cane, usando l'accortezza di non bagnare direttamente occhi, orecchie e naso, che sono le parti più sensibili.

        • Per le parti del corpo più sporche o più ricche di pelo si consiglia un ulteriore "passaggio".

        • Eccoci all'asciugatura. Tenere a portata di mano alcuni asciugamani per asciugarlo appena finito il bagno.

        • Usare un phon poco rumoroso ed evitare l'aria troppo calda.

        • Controllare che le orecchie siano state lavate; risciacquate con cura, evitando che restino residui di schiuma.

          QUANDO SI DEVE LAVARE "A SECCO"
          Può succedere che si debbano lavare solo alcune parti del cane, per esempio le zampe, oppure che, per motivi di tempo e di spazio, non si possa compiere un lavaggio completo.
          Se il cane per motivi di salute ( per esempio una recente operazione ) o caratteriali non può essere lavato con acqua, sono disponibili anche speciali lozioni lavanti in polvere.
          Per una pulizia completa, ecco l'occorrente: shampoo secco ( dry ) in polvere; cardatore in legno con denti dalle punte arrotondate; pettine a denti fini; pelle di daino, per le razze a pelo corto.

          ABITUATELO SIN DA PICCOLO

          Abituare il cane da giovanissimo al bagno è il modo migliore per non spaventarlo.
          È indispensabile insegnare al cane a non scrollarsi durante il bagno. È invece utile che il cane si scrolli solo durante le ultime fasi dell'asciugatura.
          Un piccolo premio, magari il biscotto preferito, è un ottimo incentivo per fare in modo che il cane sia paziente e non renda il bagno una operazione complicata per entrambi.
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