Una delle caratteristiche anatomiche dei nostri amici animali è la presenza di pelo che ricopre più o meno abbondantemente il loro corpo. Pur presentando diverse peculiarità, cane e gatto, a seconda della razza, hanno più o meno pelo, che viene cambiato durante la muta.
Spesso allora sentiamo parlare di mantello: sia nella specie canina sia in quella felina; con mantello si indica l'insieme del pelo di copertura ( chiamato anche pelliccia ) e del sottopelo. Chi vive con un cane o con un gatto sa benissimo che i propri amici perdono in maniera spesso evidente il pelo, disseminandolo in certi periodi dell'anno ovunque. Perché avviene questo? Perché vi sono animali che hanno una perdita più abbondante di altri? È utile spazzolarli o dare loro gli integratori commerciali per il benessere del mantello? Scopriamolo assieme!
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COSÌ SI ADATTA AL CLIMA
Nel cane e nel gatto la cosiddetta muta è la completa sostituzione del mantello: si tratta di una vera e propria "fatica" fisiologica che il corpo degli animali mette in atto nel momento in cui la temperatura dell'ambiente subisce dei cambiamenti ( sia con il rialzo sia con l'abbassamento) che vengono recepiti dalle ghiandole che regolano il metabolismo dell'organismo.
- Ogni singolo pelo è alloggiato in un proprio follicolo cutaneo ( una piccola cavità della cute in cui si impianta ), all'interno del quale compie diverse fasi biologiche a ciclo continuo: nasce, cresce, invecchia e cade, come avviene ( ne più ne meno ) per i nostri capelli.
- La muta consiste proprio in una sorta di accelerazione di tale processo: i singoli peli cadono e vengono sostituiti in maniera rapida e globale, innescando la crescita di un mantello nuovo, che sarà più caldo se si avvicina alla stagione fredda, più leggero se si è prossimi all'estate.
- L'abitudine a vivere in un appartamento e la non più netta distinzione in stagioni determinano continue e contraddittorie sollecitazioni sull'organismo dei nostri amici, spingendoli a mettere in atto una muta pressoché continua e meno massiccia.
- Tale condizione, in contrasto con i principi fisiologici naturali, può comportare qualche piccolo problema per gli animali.
C'È CHI PERDE PIÙ PELO, E CHI MENO
Innanzitutto occorre tenere in considerazione fattori legati alla razza: ci sono, infatti, animali a pelo lungo e animali a pelo corto, animali con sottopelo molto abbondante e animali quasi del tutto privi di sottopelo e così via. Queste caratteristiche influenzano il ricambio del pelo e sono sufficienti a giustificare il perché delle differenze citate.
Non basta, però: le variazioni individuali vanno ricercate anche nel diverso metabolismo di ciascun animale e nel funzionamento più o meno intenso delle ghiandole endocrine, ovvero quell'organo che elabora sostanze utili all'organismo, riversandole direttamente nel sangue.
COME POSSIAMO AIUTARLI
Qualora la muta avvenga due volte l'anno per un periodo di 2/3 settimane, secondo i ritmi dettati dalla natura, non ci sono problemi.
Nel momento in cui dovessero subentrare alterazioni, invece, può essere utile intervenire per aiutare l'organismo di cani e gatti.
- L'utilizzo quotidiano di spazzola e pettine si rivela in questi frangenti un toccasana, in quanto aiuta gli animali a liberarsi del pelo morto in fase di distacco, prevenendone l'ingestione e la disseminazione nell'ambiente. L'acquisto di accessori specifici va fatto tenendo presente le caratteristiche del mantello.
- È preferibile abituare il nostro amico, sin da cucciolo, alle operazioni di toelettatura, sistemandolo su di un tavolo, facendolo rilassare con carezze e frasi che lo aiutino a tranquillizzarsi e offrendogli come premio un bocconcino prelibato.
- Anche l'alimentazione equilibrata è importante per permettere all'organismo animale di affrontare la muta del mantello.
- L'olio di semi non dovrebbe mai mancare dalla sua razione: gli acidi grassi essenziali ( quelli della serie Omega 3 e Omega 6 ) in esso contenuti sono fondamentali per la fisiologia animale e soprattutto per l'apparato tegumentario, come dimostrano i disturbi cutanei che si manifestano quando ci sono carenze.
- Nei periodi di muta intensa, è raccomandabile il ricorso alla vitamina H ( meglio nota come biotina, un elemento essenziale per la corretta fisiologia di pelle e mantello ), così come i complessi vitaminici e minerali contenenti vitamina A, zinco e rame.
- In commercio ci sono validi preparati ricchi di questi elementi e molto utili per integrare la dieta dei nostri amici nel corso dei periodi di muta.
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